Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
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Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
La NASA ha annunciato che senza ulteriori fondi non potrà più mandare avanti il progetto NEO(Near Earth Object) ovvero quello che tiene sotto controllo tutti gli asteroidi vicino alla terra catalogandoli e definendone il tipo e la pericolosità di qui a 20 anni.
La NASA fa saper che senza fondi non potrà più controllare il cielo e che non potrà più quindi avvertirci in caso di impatto ...
Per tanto ora è a cerca di fondi sia privati che pubblici per mantenere in vita un progetto importante come questo
Foto nasa: http://photojournal.jpl.nasa.gov/catalog/?IDNumber=PIA00069 (asteroide Ida)
fonte: http://jack.tiscali.it/news/09/08/14-08-09-nasa-fondi.html
PS: Per chi volesse controllare la lista degli asteroidi il sito è questo
http://neo.jpl.nasa.gov/risk/
Ricerca di asteroidi pericolosi, la Nasa a corto di fondi
Rapporto dell'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense
Fonte: APCOM.net - 13/08/2009 ha scritto:
Ricerca di asteroidi pericolosi, la Nasa a corto di fondi
Identificati solo un terzo dei circa 20mila a rischio collisione
http://www.apcom.net/newsesteri/20090813_050610_40ed352_68300.shtml
WASHINGTON - La Nasa non ha i fondi necessari per finanziare il programma di ricerca e localizzazione degli asteroidi potenzialmente pericolosi, assegnatogli quattro anni fa dal Congresso: è quanto risulta da un rapporto dell'Accademia Nazionale delle Scienze statunitense.
Il compito della Nasa è quello di identificare il 90% degli asteroidi potenzialmente pericolosi entro il 2020: attualmente è stato completato circa un terzo del lavoro, grazie alla rete di telescopi terrestri; le stime dell'Agenzia parlano di circa 20mila asteroidi e comete sufficientemente grandi da rappresentare un rischio potenziale per la Terra, con un diametro superiore ai 140 metri.
Per completare il lavoro servirebbero 800 milioni di dollari nei prossimi dieci anni per finanziare un ampliamento della rete telescopica terrestre o un sistema di osservazione nello spazio; 300 milioni di dollari basterebbero per identificare gli asteroidi di diametro maggiore di 300 metri.
Nel dicembre scorso un gruppo di scienziati aveva proposto la creazione di una rete di telescopi internazionali dedicata alla scoperta degli asteroidi in possibile rotta di collisione con la Terra: un investimento che richiederebbe circa 100 milioni di dollari l'anno, contro i 4 milioni di dollari spesi finora dalla Nasa.
Evento raro - La collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è un evento raro - circa tre ogni mille anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali. Al momento la Nasa ha identificato cinque oggetti sufficientemente massicci da costituire un rischio e con una possibilità di collisione superiore a una su un milione: in particolare vengono tenuti d'occhio un asteroide del diametro di 130 metri con una probabilità su tremila di colpire la Terra nel 2048 e «Apophis», con un diametro doppio e una possibilità su 43mila di collisione nel 2036, 2037 e 2069.
La lista viene aggiornata costantemente man mano che si aggiungono nuovi dati sull'orbita dei corpi celesti interessati: il problema è che non è possibile prevedere quali di questi potrebbero effettivamente incrociare l'orbita terrestre fino a che non si fossero avvicinati tanto da rendere impossibile ogni intervento: per tale motivo, occorrerebbe lanciare delle sonde in grado di distruggere o deviare tutti i corpi considerati a rischio sufficiente di impatto. A causa della bassa albedo (capacità di riflessione) della superficie gli asteroidi sono di norma virtualmente invisibili agli strumenti ottici a meno di non passare davanti a un corpo luminoso e troppo piccoli per causare effetti gravitazionali osservabili.
Sul web: www.jpl.nasa.gov/asteroidwatch
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il Dom Set 06, 2009 12:34 pm - modificato 4 volte. (Motivazione : Ciao Giallop :) ho unito il tuo post con questo gia presente :D ,aggiunta fonte :) ,ingrandito il titolo e tolto il pezzo ingrandisci immagine ;)...)
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Quello che mi preoccupa è che se tagliano i fondi .... appunto c'è il rischio che piccoli oggetti ci cadano addosso ...potremo anche non accorgerci in tempo di oggetti medi e grandi.
Ultimamente però il problema non riguarda solo il NEO(Near Earth Object) MA tutta la NASA...che ha bisogno di più fondi ....
Attualmente c'è un oggetto con un livello di attenzione più alta alta ovvero l'asteroide 2007 VK184 con un livello 1 nella scala torino ..qui il diagramma con le orbite dell'asteroide http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2007+VK184;orb=1
Se tolgono i fondi alla NASA e al NEO ,nulla di questo sarà più possibile... non potremo più calcolare le probabilità di impatto e saremo in balia degli asteroidi
Ultimamente però il problema non riguarda solo il NEO(Near Earth Object) MA tutta la NASA...che ha bisogno di più fondi ....
Attualmente c'è un oggetto con un livello di attenzione più alta alta ovvero l'asteroide 2007 VK184 con un livello 1 nella scala torino ..qui il diagramma con le orbite dell'asteroide http://ssd.jpl.nasa.gov/sbdb.cgi?sstr=2007+VK184;orb=1
NORMALE (verde)
livello 1. Osservazioni occasionali possono scoprire il passaggio vicino alla Terra di oggetti che li pongono in un livello di pericolo di collisione. Calcoli e analisi mostrano che le probabilità di collisione sono estremamente basse da non meritare grande attenzione e preoccupazione nella gente comune. Nuove osservazioni molto probabilmente porteranno una riassegnazione al livello 0.
Se tolgono i fondi alla NASA e al NEO ,nulla di questo sarà più possibile... non potremo più calcolare le probabilità di impatto e saremo in balia degli asteroidi
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Questo è un problema di non poco conto(''), anche perchè le statistiche di corpi celesti che impattano con la Terra sono molto ottimiste, per esempio si calcola che un oggetto celeste di 1Km di diametro o più abbia una possibilità su 100000 di impattare ogni anno con la Terra, corpi celesti minori, per esempio di 50 metri cadono sul pianeta ogni 1000 anni (secondo le stime più ottimiste).
In risposta ai critici che minimizzano il pericolo di impatti cosmici con la terra Jonathan Tate (Armagh Observatory), direttore dello Spaceguard britannico, fa questa analogia:
"Se controllate il traffico e contate sei automobili ogni 60 secondi, statisticamente l'intervallo tra una vettura e l'altra è di 10 secondi ma è improbabile che passerete l'incrocio dopo che l'ha attraversato una macchina confidando che sarà libero per i prossimi 10 secondi. Sarebbe una follia, ma è così che tendiamo a fare quando parliamo di disastri naturali".
('')
E' stato calcolato:
“Se un corpo del diametro superiore al chilometro impattasse con il nostro pianeta, l’esistenza del genere umano, come civiltà tecnologica, sarebbe spazzata via, in qualunque punto del pianeta cadesse il corpo. Ove il corpo avesse il diametro d’una decina o più di chilometri noi, e tutte le attuali forma di vita superiore del pianeta, spariremmo. Per sempre!” Conclusioni IMPACT 99
Impact 99 è stato un Workshop internazionale che si è svolto a Torino nel giugno del 1999 dedicato in particolar modo alle comete e agli asteroidi che potrebbero impattare con la terra.
In risposta ai critici che minimizzano il pericolo di impatti cosmici con la terra Jonathan Tate (Armagh Observatory), direttore dello Spaceguard britannico, fa questa analogia:
"Se controllate il traffico e contate sei automobili ogni 60 secondi, statisticamente l'intervallo tra una vettura e l'altra è di 10 secondi ma è improbabile che passerete l'incrocio dopo che l'ha attraversato una macchina confidando che sarà libero per i prossimi 10 secondi. Sarebbe una follia, ma è così che tendiamo a fare quando parliamo di disastri naturali".
('')
E' stato calcolato:
“Se un corpo del diametro superiore al chilometro impattasse con il nostro pianeta, l’esistenza del genere umano, come civiltà tecnologica, sarebbe spazzata via, in qualunque punto del pianeta cadesse il corpo. Ove il corpo avesse il diametro d’una decina o più di chilometri noi, e tutte le attuali forma di vita superiore del pianeta, spariremmo. Per sempre!” Conclusioni IMPACT 99
Impact 99 è stato un Workshop internazionale che si è svolto a Torino nel giugno del 1999 dedicato in particolar modo alle comete e agli asteroidi che potrebbero impattare con la terra.
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Mah infatti... Il NEO deve assolutamente restare in vita.... Dovremo rendere quest'agenzia internazionale...e la stessa cosa dovremo fare con la NASA... Se investissimo tutti e tutti insieme...allora NEO e NASA non avrebbero problemi economici e potremo anche permetterci di andare molto presto su Marte ad esempio...
Non capisco poi come fanno a tirare queste statistiche così perfette mah....
riporto i livelli rossi
Ricordiamo che
In quanto a questo
Un km è tanto ma non da causare distruzione planetaria per quello ci vogliono minimo 2 km ... se impattasse in mare le coste verrebbero spazzate via... se impattassero su terra .. il continente colpito verrebbe raso al suolo ....
Ma ... I danni maggiori si avrebbero dopo l'impatto con una lunga era glaciale .... questo sarebbe il disastro
Non capisco poi come fanno a tirare queste statistiche così perfette mah....
riporto i livelli rossi
COLLISIONI CERTE (rosso) |
8. La collisione è sicura, e con la capacità di causare distruzione localizzata se occorre sul terreno, o uno tsunami se impatta in mare aperto vicino. Tali eventi si presentano in media fra una volta ogni 50 anni ed una volta ogni parecchie migliaia di anni. |
9.La collisione è sicura, e con la capacità di causare devastazione regionale senza precedenti se occorre sul terreno, o uno tsunami devastante se accade in pieno oceano. Tali eventi si presentano in media fra una volta ogni 10.000 anni ed una volta ogni 100.000 anni. |
10. La collisione è sicura, e con la capacità di causare un disastro e una catastrofe climatica globale che può minacciare il futuro della civiltà come lo conosciamo, sia che cada sul terreno o sull'oceano. Tali eventi si presentano in media da una volta ogni 100.000 anni a molto meno frequentemente. |
Ricordiamo che
e considerando l'alto numero di meteore e asteroidi tenuti sotto controllo.... è probabile che qualche errore lo facciano....la statistica è una scienza.... inesatta
In quanto a questo
Se un corpo del diametro superiore al chilometro impattasse con il nostro pianeta, l’esistenza del genere umano, come civiltà tecnologica, sarebbe spazzata via, in qualunque punto del pianeta cadesse il corpo. Ove il corpo avesse il diametro d’una decina o più di chilometri noi, e tutte le attuali forma di vita superiore del pianeta, spariremmo. Per sempre!
Un km è tanto ma non da causare distruzione planetaria per quello ci vogliono minimo 2 km ... se impattasse in mare le coste verrebbero spazzate via... se impattassero su terra .. il continente colpito verrebbe raso al suolo ....
Ma ... I danni maggiori si avrebbero dopo l'impatto con una lunga era glaciale .... questo sarebbe il disastro
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Un km è tanto ma non da causare distruzione planetaria per quello ci vogliono minimo 2 km ('')
Quello che dici è certamente vero (non posseggo informazioni a tale proposito), io mi riferisco in particolare al crollo della nostra civiltà tecnologica Michael Baillie (professore di paleontologia alla Queen's University di Belfast) ritiene che la civiltà moderna collasserebbe dopo l'impatto di un oggetto di 500 metri di diametro.
Cito altri studi:“la civiltà si regge su un filo. Togliete tutti i viaggi aerei, diminuite gli approvvigionamenti di cibo su scala globale, considerate che i militari ed i governi sono impotenti, considerate che tutte le zone costiere andrebbero evitate, cosa succederebbe?
Senza considerare il problema che verrebbe a galla tutta la vita marina deceduta".
Richard Binzel (Massachusetts Institute of Technology MIT)
Ultima modifica di GIANLUCA1989 il Dom Set 06, 2009 5:30 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : ciao.... :) un piccola modifica... poiche tra i disclaimer della copyright c'è scritto che non è possibile copiare contenuti dal sito...ho dovuto sostituirlo con il link.... :) ...)
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Qualche anno fa è apparsa la notizia , (oggi dimenticata) del ritrovamento di un cratere di 480 chilometri sotto i ghiacci dell'antartide, questo impatto è attribuito all'asteroide che causò la più grande estinzione di massa del pianeta circa 250 milioni di anni fa alla fine del permiano.
L'anomalia gravimetrica della Terra di Wilkes evidenziata da un cerchio bianco (Ohio State Univesity)
Il corpo celeste, di almeno 50 km di diametro sconvolse il clima, separò il continente australe e causò la morte del 90% delle specie marine e il 70% dei vertebrati terrestri.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/02/cratere.shtml
L'anomalia gravimetrica della Terra di Wilkes evidenziata da un cerchio bianco (Ohio State Univesity)
Il corpo celeste, di almeno 50 km di diametro sconvolse il clima, separò il continente australe e causò la morte del 90% delle specie marine e il 70% dei vertebrati terrestri.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/06_Giugno/02/cratere.shtml
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
ECCO
il problema inizierebbe sopra i 500 m ......
Se ci si ripresenta un asteroide di 50 km posiamo anche salutare il nostro pianeta ... a meno che non inventano una bomba all'antimateria ...
Questo si che è un asteroide... 50 km sono veramente tantissimi... L'unico modo per sopravvivere a un evento del genere sarebbe quello di abbandonare temporaneamente il pianeta andando su Marte o sulla Luna,o costruire un super rifugio antiatomico....e restarci per molto tempo...Ma morirebbero comunque miliardi di persone e moltissimi animali...e piante...Il corpo celeste, di almeno 50 km di diametro sconvolse il clima, separò il continente australe e causò la morte del 90% delle specie marine e il 70% dei vertebrati terrestri.
Si in effetti basterebbero 500 m per distruggere il sistema tecnologico ed economico! ... però una meteora di 500 metri non dovrebbe esser difficile distruggerla ..con una testata nucleare o con altre cose tecnologicheQuello che dici è certamente vero (non posseggo informazioni a tale proposito), io mi riferisco in particolare al crollo della nostra civiltà tecnologica Michael Baillie (professore di paleontologia alla Queen's University di Belfast) ritiene che la civiltà moderna collasserebbe dopo l'impatto di un oggetto di 500 metri di diametro.
il problema inizierebbe sopra i 500 m ......
Se ci si ripresenta un asteroide di 50 km posiamo anche salutare il nostro pianeta ... a meno che non inventano una bomba all'antimateria ...
Re: Progetto NEO (Near Earth Object) a caccia di fondi
Luigi Morielli del blog http://astrogation.blogspot.com ha scritto:La caccia ai pianetini killer.
La NASA ha evidenziato come la ricerca dei possibili corpi in rotta di collisione con la Terra sia in una situazione finanziaria molto critica.
Il progetto di rilevare l'80% degli oggetti fino a 140 metri di diametro (chiamato George Brown Near-Earth Object Survey) dovrebbe essere completato entro il 2020, ma con gli attuali finanziamenti (circa 4 milioni di dollari all'anno) non si riuscirà a completarlo.
Per ottenere questo risultato servirebbero almeno 50 milioni di dollari l'anno in modo da costruire dei telescopi appositi e lanciare dei satelliti di sorveglianza. Certo che con 250 milioni di dollari all'anno si potrebbe ottimizzare il tutto eseguendo anche dei test di impatto e esplosione per collaudare le tecniche di eventuale deviazione, nel caso che si scoprisse un oggetto in rotta di collisione con il nostro pianeta.
Attualmente il progetto Spaceguard permette di rilevare il 90% degli oggetti fino ad 1 km di diametro, piccoli asteroidi che potrebbero causare danni su scala globale.
I 140 metri di questo nuovo sistema di sicurezza mondiale salverebbero da potenziali danni su scala continentale, mentre oggetti più piccoli potrebbero provocare danni su scala locale. Ricordiamoci che l'esplosione di Tunguska che all'inizio del secolo scorso si è verificata nella Siberia russa, ha distrutto migliaia di chilometri quadrati di foresta ed è stata provocata da un oggetto di circa 30 metri di diametro. Se avesse colpito una zona densamente popolata, sarebbe stata una strage.
Gli oggetti NEO finora scoperti sono oltre 6'700, 800 dei quali superano il chilometro di diametro. Quindi una grande quantità di oggetti è già stata catalogata, ma moltissimi altri restano sconosciuti, senza considerare gli oggetti provenienti dallo spazio profondo, che non sono periodici o lo sono con periodi estremamente lunghi.
Il problema principale è il tempo intercorrente fra la scoperta e l'impatto. Se i tempi sono sufficientemente lunghi sarà possibile organizzare un qualsiasi tipo di difesa, anche solo una evacuazione della zona che verrà coinvolta dal disastro.
Agli attuali ritmi il progetto potrebbe completarsi entro il 2030, ma sono speculazioni che lasciano il tempo che trovano.
Forse sarebbe necessario stanziare un po' più di quattrini in queste tecnologie: ne va della salvezza di tutti...
FONTE ARTICOLO:
http://astrogation.blogspot.com/2010/01/la-caccia-ai-pianetini-killer.html
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