Il mistero dell'antimateria
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Il mistero dell'antimateria
La parola stessa ha un’attrazione irresistibile. Antimateria. Tutto ciò che è “anti” ha sempre affascinato l’uomo. Forse prima ancora dell’Anticristo. Tra un’intuizione religiosa e una sollecitazione filosofica, è la conferma della simmetria. Bene e male, vita e morte, l’uno e il suo contrario. Se esiste qualcosa esiste anche il suo opposto. Dunque, materia e antimateria. Mondo e antimondo. Cariche positive e cariche negative. Fino a una certezza: se l’opposto non si trova non significa che non esiste. Semplicemente, è nascosto da qualche parte. Lo specchio, in fondo, è il senso dell’universo, dell’incontro e dello scontro, della nascita e della distruzione. Per la scienza, ma non solo.
L’antimateria, somma delle anti-particelle, evoca mistero, oscurità. Ed energia. Da qui la presa sul cinema, sui libri. "Angeli e demoni" di Dan Brown, certamente, "Star Trek", fiction e divulgazione, e c’è da attendersi altro, soprattutto dopo la notizia che i pirotecnici tunnel del Cern di Ginevra hanno imprigionato 38 atomi di anti-idrogeno. Hanno catturato, in altre parole, il contrario che tende a sfuggire. Per capire come è nato il mondo e, aldilà delle ipotesi, per ottenere uno sfruttamento pratico. Se non si trova un super propellente nessuna navicella potrà raggiungere altri pianeti. Con l’antimateria si potrebbe? Forse. Il confine tra scienza e fantascienza, a questo punto, è labilissimo, tanto più per lo scarto fra teoria e prova, tra sistemi sulla carta e validità empirica. D’altra parte parliamo di velocità inconcepibili, di temperature inimmaginabili. E di energie impareggiabili. E tutto questo in uno sfondo ancora più misterioso: il cosmo è fatto di luce e e oscurità. Siamo solo una piccola parte di quello che vediamo o possiamo ragionevolmente immaginare. La segreta poesia delle galassie, nella sua completezza, ci sfugge.
Come l’antimateria. Per capirne qualcosa suggeriamo il recentissimo libro ("Antimateria") di Frank Close. E torniamo al concetto principale: l’energia. Ciò che principalmente interessa alla scienza. Qual è, intanto la scala di valori? La cronaca aiuta. Il 30 giugno 1908, nella valle del fiume Tunguska, in Siberia, fu registrata una gigantesca esplosione e qualcuno vide una palla di fuoco cadere dal cielo. Si sprigionò un enorme calore, quasi tutti gli animali scomparvero senza lasciare tracce. Si rilevarono onde sismiche, il bagliore fu visibile a 700 km di distanza. Molti, troppi, i particolari strani. Con tutta probabilità si trattò di una collisione con un frammento di cometa, ma non è stata ancora totalmente scartata l’ipotesi di un’esplosione causata da un blocco di antimateria, un pezzetto di anti-roccia.
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